“Sua Eccellenza,
in qualità di Presidente di Assocalzaturifici, l’Associazione Nazionale dei Calzaturifici Italiani, scrivo per esprimerLe la profonda preoccupazione per le conseguenze delle sanzioni economiche reciprocamente imposte da Unione Europea e Russia sull’attività di migliaia di piccole e medie imprese produttrici di calzature di alta qualità in Italia e in Europa.
L’industria calzaturiera gioca un ruolo importante in numerosi Stati Membri dell’Unione. Con 230.000 lavoratori impiegati nel settore, il comparto è costituito per la maggior parte da piccole imprese dislocate in aree produttive, ognuna con specifiche capacità manifatturiere, che fungono da driver per l’occupazione e l’innovazione in Europa.
In Italia circa 6.000 aziende calzaturiere occupano quasi 80.000 addetti. Le nostre imprese sono piccole, innovatrici e caratterizzate da eccellenza qualitativa e design
“Made in Italy”.
Siamo assolutamente pronti ad accettare le nuove sfide geo-politiche che ci attendono. Tuttavia è importante sottolinearLe quanto le sanzioni abbiano impattato negativamente sulle imprese europee, con conseguenze disastrose per le migliaia di piccole aziende europee orientate all’export e per i lavoratori ivi coinvolti.
La situazione è drammatica. Nel 2013 la Russia era il 5° mercato di destinazione per importanza e diverse imprese esportano esclusivamente in Russia o in uno dei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). Nei primi 6 mesi del 2014 rispetto al 2013 l’export italiano di calzature finite verso la Russia è pesantemente calato del 17,5% in volume e del 21,4% in valore. Trend simili si osservano anche per le esportazioni verso l’Ucraina (-26,2% in volume e 22,2% in valore) e il Kazakistan (-16,8% in volume e 13,9% in valore).
Saremmo lieti di condividere con voi altri dati sul tema e apprezzeremmo l’organizzazione di un incontro nelle prossime settimane per discutere di come l’Unione Europea possa aiutare le sue imprese ad affrontare questa nuova ed enorme sfida.
Se l’Unione Europea e la Commissione Junker desiderano veramente supportare la rinascita dell’industria manifatturiera europea e creare nuovi posti di lavori, non possiamo ignorare l’impatto che l’attuale crisi sta avendo sulle aziende europee.
Con i migliori saluti
Cleto Sagripanti, Presidente di Assocalzaturifici“