Grande adesione per il convegno “La pelle intelligente: che cosa chiedono i brand alla tecnologia conciaria nel nuovo scenario di mercato”, organizzato da Assomac e dal Distretto Veneto della Pelle lo scorso 13 dicembre a Chiampo (Vi). L’evento ha visto la partecipazione di oltre 200 tra imprenditori e professionisti del settore e, in veste di relatore, di Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore di strategia presso la SDA Bocconi School of Management ma anche editorialista, commentatore economico, strategy advisor e board member di numerose società nazionali e internazional.
Il tema centrale del meeting è stato introdotto da Mauro Bergozza, vicepresidente di Assomac, che ha esordito con un quesito: «Voglio porre a me e a tutta la filiera una domanda: come possiamo organizzarci per favorire lo scambio di informazioni, aumentare il network e le relazioni fra imprese ed enti? Provo a dare una risposta: all’innovazione aperta dobbiamo affiancare una strategia aperta. Una partita che dobbiamo vincere per il futuro del nostro settore».
Carnevale Maffè ha poi sottolineato che «la pelle intelligente deve parlare di sé e sapersi raccontare, attraverso dati certi e informazioni accessibili che devono arrivare fino al cliente finale. I dati parlano con sufficiente evidenza: 8 consumatori su 10 chiedono ai brand di esporre le certificazioni di sostenibilità sui prodotti del fashion e altrettanti sono quelli che li vorrebbero obbligati a dimostrare il rispetto per l’ambiente in tutte le fasi della catena di valore; oltre il 70% i compratori che chiedono ai marchi dati su fornitori e materie prime». Il relatore ha infine ribadito l’importanza di far dialogare tutte le componenti della filiera affinché si consolidi la reputazione di un settore la cui eccellenza è riconosciuta nel mondo.
Rimani aggiornato
iscriviti alla nostra newsletter