Tra gli ospiti all’incoronazione di re Carlo III ci sarà Federico Marchetti, fondatore di Yoox Net-a-Porter e presidente della Fashion Task Force lanciata dall’ex-Principe di Galles per promuovere la sostenibilità tra varie industrie della moda. Il progetto è sostenuto tra gli altri da Giorgio Armani, Burberry, Brunello Cucinelli, Chloé, Zalando e ovviamente dalla Commissione Europea che ha stimato 5,8 milioni di tonnellate di vestiti destinati al macero ogni anno, di cui solo l’1% è riciclato.
L’industria tessile è una tra le filiere più inquinanti al mondo e per questo motivo Federico Marchetti ha sviluppato un passaporto digitale che racconta da dove viene il capo, chi l’ha costruito e disegnato, quali componenti lo compongono, dove e da chi sono stati prodotti. L’iniziativa è stata sviluppata da EON, una startup americana fondata da Natasha Franck.
La Fashion Task Force ha al momento coinvolto 15 brands provenienti da diversi Paesi e da differenti settori. Risultato? «In un anno ci sono stati i primi lanci: Gabriela Hearst, Zalando, Mulberry, Chloè. Entro 12 mesi arriveranno gli altri – ha dichiarato Federico Marchetti a Il Sole 24 Ore -. Quando i consumatori vedranno questo strumento potentissimo per conoscere la filiera produttiva anche tutti gli altri marchi della moda lo adotteranno. In cinque anni tutti avranno il passaporto digitale. E lo stesso succederà in altre industrie. Lo vediamo già arrivare nell’agricoltura e nelle batterie per i motori elettrici».