Tomaio in pelle e sintetico guidano i volumi dell’export

Il primo semestre del 2024 segna una flessione generale delle esportazioni di calzature. Tra i modelli più richiesti all’estero troviamo quelli in pelle/cuoio, sintetico e tessuto.

L’export di calzature dall’Italia registra nei primi cinque mesi dell’anno un andamento complessivamente negativo rispetto allo stesso periodo del 2023. La tendenza riguarda pressochè tutti i segmenti. Esaminando l’elaborazione del Centro Studi di Assocalzaturifici su dati Istat, si evidenzia un generale rialzo dei prezzi medi rispetto al periodo pre-Covid. Gli incrementi dei listini hanno determinato un recupero del valore rispetto al 2019, ma il numero di paia esportate è diminuito per tutti i segmenti, tranne che per le calzature con tomaio sintetico. Osservando i volumi, il peso maggiore è rappresentato da calzature in pelle e cuoio, sintetiche e in tessuto/materiali diversi.

Le scarpe in pelle/cuoio hanno raggiunto un valore delle esportazioni di oltre 3,2 miliardi di euro, con un calo del 6,2%. Tendenza in linea con la variazione a quantità (oltre 37 milioni di paia, -6% rispetto al 2023). Quasi inalterato invece il prezzo medio, attestatosi a 87,32 euro (-0,3%). Per questo segmento, il recupero rispetto agli anni pre-Covid è stato solo a valore (+12,2% sul 2019), grazie a un notevole aumento del prezzo medio (+40,7%). Come probabile conseguenza l’export a quantità è calato del 20,3%.

Il segmento con tomaio in tessuto e materiali diversi è il secondo per export a valore. Nel periodo considerato ha totalizzato circa 1,1 miliardi di euro, per circa 16,4 milioni di paia esportate a un prezzo medio di 68,65 euro. Il valore del comparto è diminuito del 15,2% rispetto ai primi cinque mesi del 2023, ma è aumentato del 32,5% rispetto al 2019. I volumi segnano però una flessione sia rispetto allo scorso anno (-15,2%) sia rispetto al periodo pre-Covid (-12,7%). Il prezzo medio, invece, in calo del 4,5% sul 2023, ha visto un balzo del 51,7% rispetto al 2019.

Anche le calzature con tomaio sintetico hanno chiuso la prima parte dell’anno con una flessione delle esportazioni. Il valore del segmento, che ha raggiunto circa 567 milioni di euro, è calato del 7,4%. Dall’Italia sono state esportate circa 24 milioni di paia di questa tipologia, registrando una contrazione del 2,6%. Il prezzo medio, pari a 23,78 euro è a sua volta diminuito del 4,8%. Tutte positive, invece, le variazioni rispetto al 2019, che segnano +48,6% a valore, + 9,8% a volume e +35,3% per il prezzo medio.

Un trend particolarmente negativo è invece quello registrato dalle scarpe in gomma, che accumulano solo segni meno sia rispetto al 2023 sia al 2019. Il segmento ha raggiunto un valore dell’export di circa 45,5 milioni di euro, con poco più di 2 milioni di paia esportate, rispettivamente il -8,0 e -3,5% sullo stesso periodo dello scorso anno e -24,6 e -6,9% sul periodo Pre-Covid. Il prezzo medio, attestatosi a 22,56 euro, registra un calo del 4,7% (-19% rispetto al 2019).

Le uniche calzature che registrano qualche tendenza positiva dell’export nei primi cinque mesi dell’anno sono le pantofole, che hanno visto un balzo del prezzo medio del 38,8% (10,94 euro). Il valore delle esportazioni è aumentato del 3%, raggiungendo circa 25 milioni di euro. Ne hanno però risentito i volumi esportati (circa 2,2 milioni di paia), in contrazione del 25,8%. Rispetto al 2019 resta un importante aumento del prezzo medio (+21,2%) e del valore complessivo delle esportazioni (+19,1%). L’export a quantità è invece diminuito dell’1,7%.

Tomaio in pelle e sintetico guidano i volumi dell’export - Ultima modifica: 2024-10-08T08:39:00+02:00 da Tiziana Corti

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