La storia di ECCO è la storia di una famiglia tenace e determinata, grande appassionata di calzature. Fu fondata nel 1963 da Birte e Karl Toosbuy. Quest’ultimo era un calzolaio, che decise a un certo punto di vendere la propria casa e trasferirsi a Bredebro, nella Danimarca sud-occidentale, per aprire una propria attività. Così nacque ECCO, un brand che abbracciò con entusiasmo le novità degli anni Sessanta e Settanta, come l’arrivo dei materiali sintetici.
Da allora in poi, l’azienda lanciò diverse novità sul mercato. Tra queste, il modello Joke, una variante dello stile mocassino originale, realizzata in pelle particolarmente morbida sia per uomo sia per donna. Questa fu la prima scarpa classica di ECCO, e la prima calzatura al mondo in cui il logo era stampato nella suola. «Ciò – racconta l’azienda – generò una notevole attenzione e fu molto utile per il marketing di ECCO, perché il logo lasciò un’impronta nella sabbia e nel terreno in tutto il mondo».
Tecnologia a iniezione diretta
Agli inizi degli anni Ottanta Karl Toosbuy ebbe un’importante intuizione: utilizzare in modo diverso la tecnologia di iniezione diretta, sviluppata per la produzione di massa di scarpe a basso costo. L’imprenditore riuscì ad applicarla nella produzione di scarpe di alta qualità in modo rapido ed efficiente, ottenendo un significativo vantaggio competitivo. La prima applicazione di successo fu il modello ECCO Soft è stata introdotta nei primi anni Ottanta.«L’iniezione diretta era una tecnologia rivoluzionaria – spiega l’azienda – che consentiva di spruzzare le suole delle scarpe da ginnastica direttamente sulla tomaia in pelle. Ciò ha prodotto una scarpa con un legame molto più forte tra la suola e la tomaia e ha reso le calzature più morbide e flessibili».
Alla conquista del mondo
Forte del know-how acquisto con le nuove tecnologie, ECCO iniziò un rapido processo di espansione internazionale. L’azienda aprì nuovi stabilimenti in Indonesia, Thailandia e Slovacchia. Furono aperte filiali commerciali a Hong Kong, Australia, Nuova Zelanda, Finlandia, Svezia, Belgio e Polonia. ECCO decise poi di entrare nel mercato nordamericano, aprendo una società di vendita negli USA. Nel 1994, fu nominata “Azienda calzaturiera dell’anno” negli Stati Uniti. Nel 1996 entrò nel mercato delle scarpe da golf.
L’azienda proseguì il suo sviluppo anche negli anni successivi. Dopo aver aperto una conceria di sviluppo avanzato a Dongen nei Paesi Bassi, entrò nel mercato cinese. Dopo la morte del fondatore nel 2004, la direzione della società passò nelle mani della figlia Hanni Toosbuy Kasprzak e di suo marito Dieter Kasprzak. Ancora oggi, ECCO è di proprietà della famiglia Toosbuy.
L’innovazione prosegue
La vocazione all’innovazione resta il cuore pulsante di ECCO, che ha lanciato diverse novità anche negli anni Duemila. La linea Sculptured, per esempio, utilizza la tecnologia a iniezione diretta combinata all’artigianato tradizionale ottenendo una scarpa con tacco dal grande comfort. Prodotti di nuova concezione arrivano anche dalle fabbriche di pelle, con Apparition, una pelle di mucca morbida e trasparente, flessibile, resistente e facilmente lavorabile.