In occasione della recente presentazione in anteprima dei nuovi modelli di calzature di sicurezza Kapriol, nati dalla collaborazione con Michelin, abbiamo fatto il punto su un’azienda che dal 1927, anno in cui fu fondata da Alessandro Morganti tra le montagne della Valsassina, fa del binomio innovazione ed esperienza il proprio punto di forza. E lo abbiamo fatto proprio partendo dal punto di vista dell’ultima generazione, la quinta, che ha fatto il suo ingresso in azienda negli ultimi anni e che è rappresentata da Francesca Morganti, Risorse Umane, Alessandro Morganti, Sviluppo Prodotto (Kapriol Lab) e Stefano Morganti, Vendite Italia. Alle spalle non mancano la forza e l’esperienza dei genitori, effettivamente alla guida dell’azienda: Franco Morganti, AD e direttore commerciale e Alberto Morganti, AD e direttore generale, e naturalmente del nonno, Sandro Morganti, presidente di Morganti Spa.
La passione per il fare impresa
Oggi l’azienda Morganti, specializzata in dispositivi di sicurezza e utensileria, oltre che in abbigliamento e calzature da lavoro, è una realtà consolidata a livello internazionale, presente in 70 paesi in tutto il mondo e con un fatturato di oltre 40 milioni di euro. Kapriol, il suo brand, è oggi riconosciuto dal mercato per il proprio Italian design e copre con i suoi prodotti a 360 gradi le esigenze di chi lavora. 90 anni di crescita costante, passati attraverso l’espansione commerciale internazionale iniziata negli anni Ottanta e l’ampliamento della gamma e dei settori di attività, che alla storica produzione di utensili per edilizia, che ha rappresentato il core business fino agli inizi del XXI secolo, ha visto affiancare WorkWear, Safety e Power tools.
E 90 anni di innovazioni continue, come quelle apportate dalla quinta generazione, che hanno riguardato risorse umane, comunicazione, sponsorship e Ricerca & Sviluppo, con la creazione del Kapriol Lab, un vero e proprio team di progettazione e design che presiede allo sviluppo dei nuovi prodotti, fra cui le nuove calzature gommate Michelin.
«Nessuno di noi è stato spinto a entrare in azienda – spiega Francesca Morganti -. I nostri genitori hanno avuto la lungimiranza di lasciarci liberi di scegliere il nostro percorso di vita e ognuno di noi ha quindi potuto seguire le sue inclinazioni. Con alle spalle quattro generazioni e un know how di 90 anni affronti sicuramente le giornate con entusiasmo e voglia di sperimentare, perché senti di fondare il tuo lavoro su fondamenta solide: e non parliamo solo di business, competenze e tecnologie, ma anche di valori e linee guida che sono davvero stati trasmessi di padre in figlio e che ormai costituiscono il DNA Kapriol. Al tempo stesso tutto questo costituisce un obiettivo estremamente sfidante, che ti porta a voler dare il massimo per riuscire a raccogliere il testimone e portare il tuo valore aggiunto, così come hanno fatto i tuoi genitori, nonni e bisnonni prima di te».
R&D e controllo qualità
Una delle innovazioni inserite in azienda dalla quinta generazione è il Kaprio Lab, un fiore all’occhiello tutto Made in Italy per la progettazione e la messa a punto di nuovi prodotti. «Il Kapriol Lab – spiega Alessandro Morganti, che ne è alla guida e che coordina lo sviluppo prodotto – è nato dalla necessità di accorpare tutte quelle competenze relative al controllo qualità e R&D che già erano in azienda, ma che ancora non erano strutturate in un unico macro-processo. Infatti, crescendo a livello di fatturato e investendo ogni anno di più nell’innovazione di prodotto (soprattutto relativamente alla divisione WorkWear) avevamo la necessità di strutturare in modo definitivo tutto il reparto di ricerca e sviluppo. Il Kapriol Lab più che un “ufficio” è proprio un team di persone, ciascuna con le proprie competenze specifiche. È quindi composto da diversi project manager e designer che si occupano specificatamente di ogni nostro catalogo prodotti (Hand Tools, Safety, WorkWear e Power Tools). Per quanto riguarda il comparto calzatura, oltre a tutta la parte di ricerca, che svolgiamo quotidianamente a tappeto su tutti i settori, ci stiamo strutturando anche con un vero e proprio laboratorio di controllo qualità con macchinari per testare suole, resistenza delle tomaie, distaccamento suola/tomaia; presto avremo a disposizione anche una stampante 3D a colori per poter studiare al meglio le fasi di prototipazione e sviluppo prodotto dei progetti che abbiamo in cantiere per il futuro».
L’innovazione parte dal prodotto
Frutto della costante propensione all’innovazione e dell’unione perfetta fra il know how di famiglia e la capacità del nuovo team di lavoro di Kapriol Lab di cogliere le esigenze di un mercato in evoluzione è il recente sviluppo di tre nuove collezioni di calzature work&safety: K-Silverstone, K-Le Mans e K-Estoril, la cui suola, firmata Michelin, trae ispirazione dai rinomati pneumatici invernali Alpin 5, particolarmente apprezzati per le loro prestazioni e per la sicurezza anche in caso di frenata sul bagnato. Uno speciale disegno antiscivolo del battistrada infatti consente una più facile evacuazione dell’acqua e offre una maggiore flessibilità. Con intersuola in EVA, queste scarpe sono state pensate per i lavoratori edili e professionisti del settore, e presentano altissime doti di aderenza, durata e adattabilità a tutti i tipi di terreno. “Sneakers da lavoro” perfettamente allineate alle più recenti tendenze delle calzature work&safety e che, pur ispirandosi al mondo della corsa e dell’allenamento, mantengono le prestazioni richieste a una scarpa tecnica di sicurezza.
K-Le Mans
- Suola Michelin/Intersuola in Eva per super ammortizzazione
- Tomaie K-KNIT + TPU per offrire un elevatissimo livello di leggerezza, flessibilità e comfort
- Linguetta imbottita/Soffietto antipolvere/Pellicola protettiva in TPU termosaldata
- Fodera interna Air Mesh/Bordo protettivo in TPU/Rinforzo sulla punta
K-Silverstone e K-Estoril
- Suola Michelin/Intersuola in Eva per super ammortizzazione
- Tomaie microfibra + TPU per offrire un elevatissimo livello di innovazione, resistenza, leggerezza
- Linguetta imbottita/Soffietto antipolvere/Pellicola protettiva in TPU termosaldata
- Fodera interna Air Mesh/Rinforzo sulla punta
«Ci si sta sempre più muovendo per trovare un punto di incontro tra calzatura sportiva/da tempo libero e calzature da lavoro – afferma Alessandro Morganti -. Tutti i maggiori marchi mettono al centro della ricerca l’ergonomia e lo sviluppo di un progetto che mette l’utente al centro. Si lavora quindi per realizzare una scarpa che sia confortevole lungo tutto l’arco della giornata. Le contaminazioni tra questi due mondi (e non solo) sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni perché di fatto molte esigenze sono comuni a entrambi i settori (per esempio leggerezza, traspirabilità, resistenza e così via) quindi si ricercano sempre più soluzioni e materiali che derivano dal mondo sportivo. A tutto questo noi aggiungiamo il design Kapriol».
GRAZIE! per divulgare con gusto e classe la cultura e gli interessi industriali nazionali di eccellenza e qualità innovativa. Credo che in futuro prossimo – spero – farò riferimento a Voi per sottoporvi una mia intuizione di edizione editoriale. per ora tenete duro e calorosi auguri a tutti Voi Vittorio Manea