“Concia al vegetale”, questo il titolo della pubblicazione che è stata presentata nei giorni scorsi a San Miniato. Il libro, frutto della collaborazione tra la Fondazione Crsm, il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, e l’Osservatorio Mestieri d’Arte ripercorre la storia della concia al vegetale, una lavorazione ancora oggi prevalentemente artigianale e manuale che attinge ad una tradizione e a una cultura che sono patrimonio quasi esclusivo del Comprensorio del Cuoio.
Sono intervenuti il Presidente della Fondazione Crsm, Antonio Guicciardini Salini, il Presidente dell’Ente CR Firenze e di OmA, ideatore e promotore dell’Associazione, Prof. Giampiero Maracchi, il Presidente del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, Simone Remi e l’autore Valerio Vallini.
Il prof. Giampiero Maracchi, che ha confessato nel suo intervento di essere un grande estimatore della pelle conciata con tannini vegetali, ha lanciato una proposta ai due presidenti Simone Remi e Antonio Guicciardini Salini per la realizzazione di un altro volume che parli della pelle al vegetale “tradotta” nei prodotti finiti, al fine, non solo di promuovere il prodotto finito, bensì di valorizzare la materia prima, le sue qualità intrinseche, le sue peculiarità.
“Fare cultura sulla pelle al vegetale” ha detto Simone Remi “è uno degli obiettivi primari del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale…le nostre concerie non sono grandi industrie, ma potrebbero definirsi botteghe d’Arte, per questo devono puntare sulla qualità del prodotto, non sull’economicità, non sui numeri”
L’autore Valerio Vallini, ha illustrato per sommi capi i contenuti del libro e i passaggi più interessanti e curiosi e come tutto sia cominciato… “con una botte da vino con una cinghia sopra che si faceva girare”…