Si è tenuto a Roma il primo tavolo di lavoro istituzionale promosso da Assopellettieri e dedicato al mondo della pelletteria. Una nuova iniziativa che, nel post pandemia e in piena crisi internazionale, riconferma la salda volontà dell’associazione di farsi portavoce delle istanze di uno dei settori più strategici dell’economia nazionale. Un impegno tangibile per richiedere e favorire l’adozione di misure politiche in grado di tutelare le piccole e medie imprese, eccellenza del Made in Italy e unicum della manifattura italiana. Tre le aree su cui puntare: formazione, internazionalizzazione e politiche industriali del settore.
L’incontro ha coinvolto rappresentanti parlamentari di diverso orientamento politico, riuniti per discutere e confrontarsi sul futuro della pelletteria e sulla necessità di assicurarne la corretta valorizzazione. A suggellare il carattere istituzionale dell’incontro, la partecipazione del Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri Manlio Di Stefano, che ha riconfermato la sua vicinanza all’Associazione nonché l’interesse a sostenere gli obiettivi chiave del segmento.
«Il sistema della pelletteria corre a due velocità – ha dichiarato il presidente di Assopellettieri Franco Gabbrielli -. Da una parte, l’Italia è la patria del ‘bello e ben fatto’ e, oggi, nessuna griffe può fare a meno del nostro know-how produttivo, vera grande eccellenza del nostro settore. Dall’altra, le PMI a marchio proprio soffrono e devono essere sostenute nel percorso di sviluppo e rilancio. Perciò con la mia squadra di presidenza abbiamo investito molto, soprattutto nell’ultimo periodo, per rispondere alle due grandi domande del nostro comparto: più addetti da dedicare al sistema produttivo del lusso e più internazionalizzazione a favore delle PMI».
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