Secondo quanto rilevato dall’Ufficio Studi di Confindustria Moda per Assopellettieri, nei primi sei mesi del 2022, il comparto della pelletteria italiana ha registrato un incremento della produzione industriale del 12,4% e un aumento del fatturato del 15%. Il trend è stato positivo sia per quanto riguarda il mercato interno (+12,2%) sia l’export (+18,3%).
Diversi mercati di sbocco hanno consolidato la ripresa post-Covid, superando i valori del 2019. Tra questi l’Unione Europea (+19,6% a valore), i mercati nordamericani (Usa +67,5% e Canada +89,5%), la Corea del Sud (+44,3%), gli Emirati Arabi (+87%) e il Giappone (+27,7%). Come previsto, i nuovi lockdown hanno rallentato il trend del mercato cinese (+9,2%).
«Il settore prosegue dunque nel recupero post-pandemia – dichiara Assopellettieri – ma ancora una volta a due velocità: se le griffe internazionali del lusso corrono, molte sono le aziende tuttora in difficoltà tra le Pmi. E ora è allarme costi: oltre alle materie prime e ai trasporti, il caro energia mette a serio rischio i bilanci delle imprese».
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