Sono ormai più di 50 i brand che hanno adottato l’ “ACBC Method” strutturato da ACBC per offrire una vasta gamma di servizi di consulenza declinata in diversi step e processi ai quali le aziende partner possono aderire a seconda del proprio scopo aziendale in un’ottica di sensibilizzazione ambientale. «L’obiettivo – ha dichiarato Giò Giacobbe, CEO di ACBC – è quello di cambiare l’1% del “global footwear market” entro il 2027 supportando i brand ad analizzare, trasformare, certificare e ad Eco-disegnare prodotti con il più basso impatto possibile in termini di CO2 bilanciando sempre etica, estetica, target price, durabilità».
Il team di esperti conduce il cliente in diversi passi come l’analisi e la trasformazione dei prodotti in tutte le sue componenti in una versione più responsabile. Alternativamente, si può decidere di proseguire verso la consulenza dedicata alla scelta etica di materiali responsabili rispettando i principi dell’eco-design e la realizzazione di un prototipo di industrializzazione con fabbriche certificate. Grande focus anche sull’ ottimizzazione e regolamentazione della supply chain e un supporto concreto nelle pratiche di marketing legate alla comunicazione degli obbiettivi raggiunti.
«All’interno dell’attuale fashion system – prosegue Giacobbe -, mercato che rappresenta il 4% della produzione globale di CO2, la riduzione del proprio impatto sull’ambiente sta diventando una prerogativa di tutte le aziende coinvolte. Tuttavia, non sempre i brand di moda sanno cosa e come raggiungere questo obbiettivo. ACBC si pone quindi come consulente fidato per accompagnare i partner verso un percorso guidato alla sensibilizzazione e responsabilità nei confronti del Pianeta in cui viviamo. È importante essere consapevoli che le scelte aziendali incidono sulla reputazione del proprio brand».
