“Delivering on Circularity”, il nuovo White Paper di DHL Global Forwarding, analizza le sfide da affrontare per un futuro più sostenibile e mostra come un approccio all’economia circolare può aiutare le aziende e le realtà industriali ad assumere comportamenti di produzione e consumo in linea con gli obiettivi posti dal Cop26.
Uno studio condotto dall’azienda di logistica mostra che i settori del Fashion sono tra quelli a maggior impatto ambientale. Per estrarre le materie prime, queste industrie, assieme a quelle dell’elettronica di consumo, sono responsabili di uno sfruttamento massivo della superficie terrestre, di un consistente consumo di acqua e produzione di rifiuti. Durante tutto il ciclo vitale, i prodotti del fashion e dell’elettronica di consumo producono l’80% di emissioni. «Per questo estendere il più possibile la vita del prodotto è fondamentale – ha dichiarato DHL -. Ad esempio, prodotti rigenerati riducono le emissioni del 60-75% rispetto a quelli nuovi prodotti da materie vergini.»
«Lungo la catena di valore del prodotto, DHL ha individuato tre catalizzatori di base e dieci aree di lavoro che possono condurre a una transizione di successo da supply chain a supply loop: dai materiali innovativi e il design alla produzione on-demand, dai resi dei prodotti smart, gli imballaggi riutilizzabili e i nuovi modelli di utilizzo, fino alla raccolta e al riciclaggio dei beni».
Per contribuire direttamente al processo, DHL ha recentemente promosso il programma GoGreen – Zero Emissions, che prevede un investimento di 7 miliardi entro il 2030 per ridurre le emissioni di CO2 e ricercare soluzioni alternative e sostenibili per l’industria logistica.
«Alla base della circolarità ci sono le 5R: Ridurre, Riparare, Rivendere, Rinnovare e Riciclare. La transizione verso un’economia circolare deve passare attraverso la riprogettazione delle supply chain”, ha sottolineato Katja Busch, Chief Commercial Officer di DHL -. Soluzioni logistiche innovative possono supportare questa transizione e facilitare una migliore gestione dei flussi di beni e dati: estendere il ciclo vitale dei prodotti, introdurre nuovi modelli di utilizzo o sviluppare nuove soluzioni per il riciclaggio può ottimizzare i volumi di produzione e lo sfruttamento di materie prime».
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