Due importanti anniversari ricorrono quest’anno per il distretto della Riviera del Brenta: 20 anni dalla nascita del Politecnico Calzaturiero e 45 anni di attività del Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta. Il Politecnico Calzaturiero celebra il ventennale dalla costituzione della società consortile che ha trasformato la storica Scuola di Modelleria in un moderno centro al servizio del comparto.
Costituito nel giugno 1976, il Consorzio ha favorito l’internazionalizzazione delle aziende in Europa e il riposizionamento del distretto. A incoraggiare l’avvio di tali processi è stata, dapprima, la gestione della più grande collettiva estera alla prestigiosa fiera GDS di Düsseldorf. In seguito, il coordinamento di showroom permanenti a New York, a Pechino e l’organizzazione della mostra “I Mestieri della moda a Venezia dal XIII al XVIII secolo”.
La Riviera del Brenta genera un giro d’affari di 2,1 miliardi di euro, pari a quasi 21 milioni di paia di scarpe realizzate, per il 92% destinate ai mercati internazionali e un’occupazione che nel 2019 ha superato i 10.500 addetti (elaborazione Maestri Calzaturieri del Brenta su base Confindustria Moda, Assocalzaturifici, Istat). In tale contesto, il Politecnico Calzaturiero ha avuto un ruolo di spicco nella riqualificazione dei lavoratori e della formazione delle nuove maestranze, supportando il processo di riposizionamento del distretto e rendendolo particolarmente attrattivo per i grandi brand.
«La pandemia ha accelerato la corsa all’innovazione di prodotti e processi – ha dichiarato il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese -. Tale evoluzione modificherà anche i fabbisogni delle industrie calzaturiere, che cercheranno sempre più figure dotate di competenze tecnologiche e digitali. Il ruolo del Politecnico Calzaturiero sarà centrale in questo contesto nuovo e in continuo mutamento. Per tali ragioni la struttura, destinata a diventare un polo formativo di eccellenza a livello internazionale, deve essere supportata con adeguate risorse».