Secondo uno studio sulla percezione della proprietà intellettuale da parte dei cittadini, pubblicato dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), gli europei sono sempre più consapevoli dei rischi e delle conseguenze dell’acquisto di prodotti contraffatti e dell’accesso a contenuti da fonti illegali. L’80% degli europei ritiene che i prodotti contraffatti siano il risultato di attività di organizzazioni criminali e che l’acquisto di tali prodotti danneggi le imprese e l’occupazione. L’83% degli intervistati pensa inoltre che si tratti di un comportamento non etico e due terzi lo considera una minaccia per la salute e la sicurezza nonché per l’ambiente.
Ciononostante, dal medesimo studio emerge anche che il 31% degli europei considera comunque accettabile acquistare prodotti contraffatti quando il prezzo del prodotto originale è troppo elevato, un dato che sale al 50% tra i più giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Il 13% del panel dichiara anche di aver acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi.
«Comprendere la percezione dei cittadini contribuisce a instaurare un dialogo significativo sia con i consumatori che con le parti interessate, nell’ambito delle nostre attività di sensibilizzazione e di divulgazione – ha dichiarato Christian Archambeau, direttore esecutivo dell’EUIPO –. L’ultima edizione dello studio sulla percezione della proprietà intellettuale (PI) contiene nuovi approfondimenti relativi alla percezione della violazione dei diritti di PI e sottolinea ancora una volta la necessità di favorire la tutela dei consumatori».
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