Il Politecnico Calzaturiero della Riviera del Brenta e Assomac hanno siglato un protocollo d’intesa che mira a favorire la crescita di figure specializzate per la filiera della pelle, delle calzature e del tessile. L’accordo intende promuovere sinergie e facilitare lo scambio di conoscenze e professionalità. Il Politecnico metterà a disposizione le proprie competenze per formare i giovani e per aggiornare le risorse già attive nella filiera della calzatura e del settore meccano-calzaturiero, con particolare riguardo a innovazione, digitalizzazione e sostenibilità dei processi di produzione e delle tecnologie.
«La vastità e la complessità della filiera della pelle, delle calzature e del tessile – ha dichiarato Paolo Bastianello, vicepresidente del Politecnico Calzaturiero – richiedono una formazione specifica. L’accordo che abbiamo firmato con Assomac interviene proprio in questo senso, con l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale e la preparazione di professionalità capaci di soddisfare le nuove esigenze delle imprese. Il capitale umano, del resto, è tra gli asset strategici che consentono alle aziende di mantenere elevata la propria competitività nel mercato».
Assomac offrirà invece competenze, professionalità e la propria rete di contatti con figure specializzate. Coinvolgerà, inoltre, i soci per mettere a disposizione del Politecnico Calzaturiero macchinari innovativi, come ha fatto per prima la Presidente di Assomac, Maria Vittoria Brustia, direttore generale di Brustia Alfameccanica Srl, che ha concesso in comodato d’uso una ribattitrice: lo strumento che serve a preparare il fondo della scarpa per l’incollaggio della suola.
«Siamo orgogliosi di poter portare il nostro contributo di tecnologia e innovazione, internazionalmente riconosciuto, all’interno del Politecnico Calzaturiero della Riviera del Brenta e quindi nel grande ecosistema di Confindustria Moda – ha commentato la presidente di Assomac Maria Vittoria Brustia -. Siamo estremamente soddisfatti di questo protocollo d’intesa che permetterà di fare un passo avanti concreto nel processo di integrazione dell’intera filiera produttiva dell’industria della Moda, proprio attraverso la formazione, che è fattore fondamentale per garantire lo sviluppo e la continuità delle nostre imprese».