Il 2020 e la prima metà del 2021 sono stati caratterizzati da un notevole calo delle imprese di calzature e pelletteria nelle Marche. A riferirlo è stato il Cna di Fermo, che riporta anche come l’export calzaturiero marchigiano sia in affanno. «Dal confronto tra le variazioni, ad esempio, dell’export calzaturiero marchigiano con quelle di altre regioni del Centro Nord tradizionalmente orientate all’export del settore, il peggioramento marchigiano è evidente con un grave -11,7%, quando invece Veneto, Umbria e Toscana sono in crescita – ha dichiarto Alessandro Migliore Direttore Cna Fermo e responsabile Federmoda per Fermo e Macerata».
I dati rilevati da TrendMarche nel sistema moda mostrano inoltre una contrazione dei ricavi nel 2020 per abbigliamento (-28,8%), tessile (-12,7%) e pelli-calzature (-9,0%). «Il credito d’imposta – ha commentato Paolo Mattiozzi, presidente CNA Federmoda Fermo settore calzatura e pelletteria – è un provvedimento di certo non risolutivo ma che tende una mano ad un settore, quello della moda, messo a dura prova dal combinato disposto di crisi economica e crisi pandemica. Con questo bonus moda, tessile, calzaturiero e pelletteria possono usufruire del credito d’imposta del 30%, con l’obiettivo di contenere gli effetti negativi delle rimanenze dei prodotti in magazzino, aumentate a causa dell’emergenza Covid».
Per l’incentivo il Mise mette a disposizione 95 milioni per il 2021 e 150 milioni per il 2022: il credito d’imposta diventerà operativo con un prossimo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che definirà i termini e le modalità per usufruire dell’agevolazione.