L’export premia le aziende all’avanguardia

Secondo il “Doing Export Report 2024” pubblicato da Sace, le imprese della moda, come negli altri settori, vincono all’estero se abbracciano le nuove tecnologie. AI e stampa 3D in primis.

SACE, gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con lo scopo di sostenere le imprese del Made-in-Italy, ha pubblicato recentemente il “Doing Export Report 2024”. I dati presentati nel documento parlano di un ritorno alla crescita delle esportazioni italiane in diversi settori, tra i quali quello della moda e delle calzature. Complessivamente, l’export di beni dovrebbe crescere quest’anno del 3,7% e nel 2025 del 4,5%. Secondo gli autori del report, i driver della crescita si focalizzano nell’innovazione, la tecnologia e la sostenibilità. Aree nelle quali le nostre imprese si stanno distinguendo nel panorama internazionale.

A beneficiare di questa tendenza sono anche le imprese del fashion, come si legge nel documento: «L’adozione di nuove tecnologie sta spingendo l’evoluzione anche dei beni di consumo: dal settore della moda al legno-arredo che impiegano prodotti e processi innovativi, come per esempio la stampa 3D». Il macro-comparto dell’abbigliamento dovrebbe chiudere l’anno con una crescita dell’export di circa il 4%. Gli esperti di Sace hanno inoltre ribadito che le aziende più all’avanguardia, che hanno investito in tecnologie digitali e processi produttivi digitalizzati godono di vantaggi di produttività misurabili e durevoli. Tra le tecnologie più promettenti troviamo l’intelligenza artificiale che, secondo gli analisti, darà a chi la utilizza una probabilità superiore di quasi il 10% di registrare un aumento dell’export nei prossimi anni.

Le destinazioni delle calzature Made-in-Italy

Secondo l’elaborazione del Centro Studi di Confindustria Moda su dati Istat, il primo mercato di sbocco per la calzatura italiana nel primo trimestre dell’anno è stata la Francia (circa 608 milioni di euro), seguita da Stati Uniti (341 milioni di euro), dalla Germania (313 milioni), dalla Svizzera (220 milioni) e dalla Cina (169 milioni). I trend di crescita più dinamici, rispetto al primo trimestre del 2023, sono stati registrati da Emirati Arabi (+34,4%), Hong Kong (+26%), Turchia (+21,3%) e Ucraina (+20,9%). Il Rapporto Sace segnala anche Singapore, come «destinazione importante per i prodotti Made in Italy di moda e design».

In arrivo gli Stati Generali dell’Export Moda

Nel corso di un incontro avvenuto a fine maggio tra l’On. Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e la Camera Nazionale della Moda Italiana, è stata concordata l’organizzazione nei prossimo futuro degli “Stati Generali dell’Export Moda”. Il Ministro ha sottolineato l’intenzione di dare un segnale forte della collaborazione strutturale tra il Governo e questo settore strategico. «L’Italia è il secondo esportatore di moda e tessile-abbigliamento nel mondo dopo la Cina – ha dichiarato Tajani –, per questo il Ministero degli Esteri deve sostenere in maniera sempre più sistematica la presenza delle nostre aziende nel mondo»

L’export premia le aziende all’avanguardia - Ultima modifica: 2024-09-23T07:00:00+02:00 da Tiziana Corti

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