Da oltre 20 anni UNIC è in prima fila nel sostenere l’impegno della Conceria italiana sul fronte ambientale, sociale ed etico. L’Associazione monitora infatti da vicino i risultati conseguiti dal comparto, raccontandoli dal 2003 anche nel “Report di Sostenibilità dell’Industria Conciaria Italiana”. «Da diversi anni – spiega UNIC – la conceria italiana ha deciso di comunicare i valori, gli obiettivi, le attività, gli impatti e i risultati utilizzando la lente degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. L’impegno richiesto è forte, ma tali obiettivi rappresentano anche un’opportunità di sviluppo e crescita. Inoltre, contribuiscono al cambiamento, non solo per manifattura e n supply chain, ma anche nei modelli di consumo».
Contro la povertà
L’industria della conceria ha stabilito obiettivi specifici in diversi punti dell’Agenda 2030, definendo per ognuno il ruolo che il settore ha e potrà avere. Per l’Obiettivo 1 “Sconfiggere la povertà”, UNIC sottolinea che la concia è fonte di reddito e di lavoro soprattutto nei Paesi meno sviluppati e in quelli in via di sviluppo. È infatti una delle prime attività industriali che si sviluppano nei Paesi con forte identità agricola.
L’impegno sociale della conceria
Per l’Obiettivo 3 “Benessere e salute”, le concerie italiane si distinguono per la grande attenzione alla salute di lavoratori, clienti e consumatori finali. Questo approccio ha portato importanti risultati in tema di prevenzione degli incidenti e delle malattie professionali. Ma anche della diminuzione degli infortuni in azienda, della sicurezza di prodotto. Oltre a quanto detto finora, va sottolineato il ruolo attivo della conceria italiana anche in merito all’Obiettivo 4 “Istruzione di qualità”. In questo ambito, l’intera filiera della pelle è molto attenta a promuovere lo sviluppo e la qualificazione dell’occupazione, ma anche la capacità delle aziende di mantenersi competitive nel tempo.
Risparmio di acqua ed energia
Passando alla tutela dell’ambiente, sono diverse le iniziative intraprese dall’industria conciaria italiana per ridurre il proprio impatto e preservare risorse. In risposta all’Obiettivo 6 “Acqua pulita e servizi igienico-sanitari“, le concerie italiane si avvalgono di impianti di trattamento all’avanguardia, spesso consorziati, specializzati nella depurazione dei reflui conciari.
«Si tratta di un impegno forte e consolidato – precisa UNIC – che ha anticipato la prima normativa sulla gestione delle acque di scarico». Un impegno notevole del settore riguarda anche l’Obiettivo 7 – “Energia pulita e accessibile”, grazie alla riduzione della quantità di energia utilizzata nel processo di produzione e all’aumento delle fonti rinnovabili e degli impianti di cogenerazione ad alta efficienza.
Conceria e consumo responsabile
Un altro comportamento virtuoso della conceria italiana è senza dubbio quello relativo all’Obiettivo 12 “Consumo e produzioni responsabili”. Sono infatti numerose le buone pratiche messe in atto lungo tutto il processo di lavorazione della pelle. Queste sono volte a minimizzare, recuperare e/o riutilizzare e gli scarti di produzione all’interno della filiera e in altri settori.