Formazione, sostenibilità industriale della filiera e competitività internazionale sono i temi emersi durante la quarta edizione degli Stati Generali della Pelletteria, convegno annuale voluto e promosso da Assopellettieri aderente a Confindustria e aConfindustria Moda, organizzato in co-promozione con il Comune di Firenze, in partnership con The European House – Ambrosetti e con il supporto di Intesa Sanpaolo come main sponsor.
L’evento ha messo in rilievo il valore del comparto della pelletteria nell’ambito del Made-in-Italy. «La pelletteria si conferma essere uno dei comparti di maggior importanza del business della moda – ha dichiarato Matteo Zoppas, presidente Agenzia ICE –. Proprio il Fashion, insieme al Food e al Forniture è uno dei settori fondamentali del Made in Italy, capace di esportare nel 2022 prodotti per un valore di 80 miliardi di euro. Di questi, sono 10 i miliardi generati proprio dalla pelletteria, con una crescita del 6% anche nei primi sei mesi del 2023 ed esportazioni per 5,6 miliardi di euro».
Riccardo Braccialini e Massimiliano Guerrini, rispettivamente vicepresidente e consulente responsabile dell’Area Formazione di Assopellettieri hanno sottolineato l’importanza di modificare le modalità narrative del settore anche attraverso l’impiego di tecnologie di uso comune tra i giovani come la realtà aumentata e quella virtuale.
Tra le sfide più complesse da affrontare, il settore dovrà far fronte al difficile contesto geopolitico mondiale con il rischio di frenata dei grandi brand. Dovrà inoltre sostenere forti investimenti in sostenibilità, internazionalizzazione e digitalizzazione. Ma davvero cruciali e trasversali si configurano la formazione e l’attrazione di nuove risorse.
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