Dopo una lunga carriera come Direttore Tecnico del Politecnico Calzaturiero Mauro Tescaro, a 63 anni, concluderà quest’estate il proprio percorso professionale raggiungendo la pensione. La storia della struttura di Vigonza (Pd) che ogni anno forma trecento ragazzi e mille lavoratori del settore, si intreccia con quella dell’ingegnere elettronico che negli anni Ottanta ha aperto il distretto alle nuove frontiere della digitalizzazione.
«A Mauro Tescaro la Riviera del Brenta deve molto, così come l’intero settore calzaturiero veneto e nazionale. Grazie a lui il Politecnico è stato, negli anni, precursore dell’innovazione. Basti pensare che numerose aziende calzaturiere da tutta Italia ancora oggi vengono a Vigonza per fare benchmarking, ovvero per confrontarsi con l’hub tecnologico del distretto e capire quali macchinari acquisire. È grazie al capitale umano, ai lavoratori delle nostre aziende e a professionalità come quella dell’ingegnere Mauro Tescaro se siamo un punto di riferimento per tutto il mondo» dichiara il Presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin.
Negli anni Novanta, Il Politecnico Calzaturiero ha adottato le tecnologie CAD per il design industriale delle calzature e introdotto il primo laboratorio di grafica computerizzata. Attraverso questa innovazione, la progettazione digitale dei modelli si è potuta arricchire degli effetti di editing che oggi sono possibili grazie ai programmi più evoluti. Allo stesso periodo risale il primo laboratorio CAD nazionale che ha acquisito le soluzioni più all’avanguardia già esistenti nel campo dell’abbigliamento, ma che ancora non erano disponibili per la calzatura.
Tescaro ha esteso l’innovazione tecnologica alla formazione: dalle prime lezioni di CAD e computer grafica, all’introduzione della specializzazione nel settore tecnico-sportivo. Parallelamente, ha avviato corsi in diversi ambiti: dall’organizzazione dei processi, alla Lean Manufacturing, alla costificazione ovvero la possibilità di valorizzare in modo preciso il costo industriale di un prodotto.
Antesignano nell’applicazione della legge della sicurezza (1994), il Politenico ha definito un primo modello nel settore della calzatura coinvolgendo le aziende già dal 1992.
Negli anni 2000, la struttura è stata protagonista di ricerche nel campo delle tecnologie di prototipazione rapida, di progetti sull’automazione del processo produttivo. Di recente, ha condotto importanti studi sulla tracciabilità e oggi sta lavorando sui grandi temi dell’Industria 4.0 e della sostenibilità.