Una case history di successo mostra come tecnologie evolute siano in grado di personalizzare le calzature nei minimi dettagli. È quanto è avvenuto con le scarpe rebound Blast, realizzate con gli scanner 3D Peel 3D per Josef Auernigg, atleta di paracadutismo del team RedBull di Salisburgo. Le Blast sono calzature particolari, che sfruttano l’effetto rimbalzo per ottimizzare la resa di specifici esercizi, proteggendo le articolazioni di chi le esegue.
Gli scanner 3D Peel 3D sono dispositivi portatili in grado di rilevare le forme degli oggetti e di ottenere file 3D modificabili con software di progettazione. Il modello usato per le scarpe di Auernigg è commercializzato in Italia da SolidWorld.
«L’elevata qualità dei punti rilevati da Peel 3D – ha dichiarato Andrea De Luca, Application Engineer dell’azienda – consente di ripulire il tutto con pochi, semplici clic. Ciò permette di ottenere un modello 3D finale adatto a molteplici utilizzi».
La scansione della struttura
Per ottenere un fitting della scarpa estremamente preciso, si inizia con la scansione della struttura della scarpa stessa. Questo per verificare che non ci siano lievi variazioni rispetto alle geometrie del progetto. Gli scanner Peel 3D hanno permesso di rilevare le quote con estrema precisione e di creare da esse un modello basato sui nuovi dati.
In seguito vengono eseguite modifiche manuali, scaldando le plastiche, piegandole ed elaborando una soletta opportunamente adattata, sulla base del feedback dell’atleta. A questo punto è stata rilevata ancora una volta la geometria della calzatura tramite scansione 3D e salvata per successivi utilizzi. «L’utilizzo dello scanner Peel 3D si è rivelato ideale per questa specifica applicazione – ha sottolineato De Luca –: è pratico da usare, accurato nell’acquisizione e semplice nella finalizzazione dei file».
I vantaggi dello scanner 3D peel 3D
A questo punto ci si potrebbe domandare se non sarebbe stato sufficiente scansire il piede dell’atleta per ottenere lo stesso livello di precisione. L’azienda ha spiegato che la scansione diretta del piede, seppure fattibile, non avrebbe garantito gli stessi risultati. Questo perché, trattandosi di una parte anatomica soggetta a carichi, tende a modificare la propria forma in funzione dell’appoggio e del tipo di attività svolta. Viceversa, con il piede inserito all’interno della calzatura contenitiva, il lavoro di personalizzazione ha permesso di ottenere il risultato voluto.
«Il livello di personalizzazione che ho riscontrato nelle calzature è estremo – ha confermato Josef Auernigg –. La scansione 3D della mia sagoma plantare e della caviglia è stata molto accurata. Ciò ha contribuito a rendere i rebound boots davvero confortevoli e perfetti per tutte le diverse tecniche di allenamento. I miei legamenti sono stati resi più fragili da un gravoso incidente. Pertanto, l’accuratezza della sagoma ottenuta grazie alla scansione, mi ha permesso di proseguire l’allenamento senza pesare eccessivamente sulle articolazioni e migliorando i miei livelli di equilibrio e agilità. Fondamentali per competere, anche nelle sfide sportive più estreme».