Taylor Swift e la democratizzazione del lusso con Louboutin

Visti i risultati, sarebbe forse non abbastanza dire che il successo guadagnato da Taylor Swift – la cantante/cantautrice più famosa degli Stati Uniti – abbia sfiorato qualsiasi aspettativa. Infatti, non si tratta affatto di sfioramento, ma bensì di una vera e propria trascendenza a livello storico e mondiale. 

Da quando incominciò il suo tour mondiale “The Eras Tour” il 17 marzo 2023 a Glendale, Arizona, sia la sua fama, sia i suoi incassi sono cresciuti in maniera esponenziale battendo record dopo record. Basato sulla sua carriera di vent’anni, il tour è stato il primo a superare un miliardo di dollari in entrate e il film girato in seguito ha registrato il maggior numero di incassi nella storia (oltre $261 milioni), superando “This is it” di Michael Jackson. Con un esito di questo genere, non c’è da aspettarsi che l’influenza della cantante si sia riversata in aspetti diversi oltre alla musica, come per esempio la moda. 

A ciascuna “era” il suo abito

Ognuno dei costumi indossati da Taylor Swift per i suoi concerti dell’Eras Tour è fatto su misura dalle case di moda più prestigiose del mondo, tra cui rientrano alcune italiane, come Versace, Roberto Cavalli ed Alberta Ferretti. Un altro aspetto interessante del suo guardaroba è, che come le fasi del sue concerto, cambia a seconda “dell’era” in cui ci si trova. 

Secondo la terminologia degli “Swifties” – nome ufficiale dei fan della cantante – un’era si riferirebbe ad ogni album pubblicato da Taylor Swift e al relativo ciclo promozionale. In totale ci sono 10 ere, quindi 10 fasi diverse del concerto in cui tutto cambia: dagli effetti speciali ai costumi indossati. Da quando il tour prese luogo in Europa il 9 maggio a Parigi, però, si è successivamente aggiunta una nuova era basata sull’album rilasciato il 19 aprile, intitolato “The Tortured Poets Department”. Così facendo, le due ere “Folklore” ed “Evermore” si sono unite, diventando un’unica parte all’interno del concerto. 

Una storia firmata Loboutin

Iniziando con l’album pop “Lover”, la cantante comincia la sua esibizione catapultando i fan in un mondo tutto rosa brillantinato, che a sua volta cambia per lasciar spazio al prossimo album. Il modo per capire a fondo il sistema dei costumi è che ogni era (quindi ogni album) ha assegnato un colore, partendo appunto dal rosa e finendo con un blu notte – rappresentando “Midnights”, l’album vincente del premio “Album of the Year” ai Grammys dello scorso anno. Ad accompagnare gli abiti, il rinomato marchio di calzature francese “Louboutin” fu commissionato fin dall’inizio del “The Eras Tour” per disegnare una serie di stivali, stivaletti Chelsea, mocassini e ballerine tutte in sintonia con questo sistema di ere musicali. Fino ad’ora Louboutin è l’unico ad aver fornito scarpe per Taylor Swift da indossare ai suoi tour dal 2018, quando ebbe luogo il suo “Reputation Tour”.

Colori, brillantini e modelli custom

Per la era di “Lover”, la casa di moda fornì 5 versioni diverse dello stivale “Eleonora Botta”, noto per l’effetto “sfumatura” dei brillantini. Le colorazioni vanno dall’azzurro  al viola e persino all’arancione. Nella prossima fase, quella dell’album country “Fearless”, Taylor Swift indossa una reinterpretazione della “Cate Boot”, con un tacco più corto del modello precedente e con una palette basata sui metalli, come l’oro e l’argento. A differenza delle tappe americane, nelle tappe europee al posto di indossare il solito paio di ballerine color rosa carne, per l’era dei due album alternativi “Folklore” ed “Evermore” la cantante invece indossa un paio di stivaletti con i lacci custom-made sempre dello stesso colore. Infatti, il modello assomiglia parecchio alla versione bianca indossata durante la nuova aggiunta “The Tortured Poets Department”, che come il precedente è anche questo fatto su misura. Solo per l’album “Red” – noto per la sua melanconia post-break up – Taylor Swift non indossa scarpe con il tacco, optando quindi per un paio di mocassini neri per complementare lo stile hipster che assunse nel periodo in cui venne rilasciato. Dopo questo, giunge l’era “1989” – ovvero l’album pop più premiato nella storia – dove Louboutin scelse varie combinazioni colorate di stivaletti in sintonia con il colore del suo skater skirt-bralette duo. Come ultima fase, viene appunto quella blu notte “Midnights”, per cui indossa una modificazione della “Gael knee high boot” sempre brillantinata e sempre nello stesso colore blu notte.

Da gap a opportunità

Detto questo, la combinazione del suo successo come cantante e del suo guardaroba firmato – sia off, sia on-stage – posiziona Taylor Swift a un livello di lusso ottenibile da ben pochi a questo mondo. Ciononostante, “The Eras Tour” ha stretto il legame tra lei e i suoi fan, così spezzando la distanza economica tra la miliardaria e l’ascoltatore. Uno potrebbe ben chiedersi: come avrebbe mai potuto ottenere un esito del genere? Ebbene, la risposta sta proprio nei fan stessi. Al contrario delle aspettative, gli abiti e calzature custom-made non li hanno certo fermati nell’imparare a cucire e trovare vernice rossa per ottenere una versione fatta in casa delle “Red Bottoms”. Questo interesse improvviso al bricolage proviene dal bisogno di conformarsi alla regola (non ufficiale stabilita dai fan) di attendere i concerti sfoggiando le proprie ricreazioni dei costumi sfoggiati da Taylor Swift durante “The Eras Tour”. Un effetto di questo tipo democratizza il lusso, proprio perché i fan – quindi le persone di reddito medio – non vedono più Louboutin o altri marchi di lusso come ostacolo. Postando una foto delle loro ricreazioni, possono anzi guadagnare una menzione sul profilo ufficiale del management della cantante @taylornation su Instagram, attraendo quindi molta più attenzione. 

Taylor Swift e la democratizzazione del lusso con Louboutin - Ultima modifica: 2024-07-11T17:05:55+02:00 da Carlotta Busetto

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here