Gruppo Mastrotto, gruppo industriale conciario, ha pubblicato la terza edizione del bilancio di sostenibilità dell’azienda. Il documento riassume i principali interventi intrapresi per limitare l’impatto ambientale dell’attività. Tra questi spiccano: la brevettazione di Reviva, nuovo materiale derivato dal recupero degli scarti di lavorazione della pelle; la certificazione ambientale Leather standard by Oeko-Tex®, l’approvvigionamento del 100% dell’ energia elettrica da fonti rinnovabili; 100.000 test di laboratorio annuali.
«Per questa terza edizione del nostro bilancio di sostenibilità – commenta la presidente del Gruppo, Chiara Mastrotto – abbiamo deciso, pur senza averne l’obbligo, di sottoporre il documento all’asseverazione di un Ente terzo. Abbiamo compiuto questa scelta per dare un segnale forte al mercato e ai nostri clienti non solo di trasparenza, ma anche di determinazione nel perseguire gli obiettivi ambiziosi che ci siamo dati».
I risultati relativi all’impegno del Gruppo sui temi della sostenibilità sono declinati su tre macroaree – Ambiente, Economia, Società, in linea con i principi ESG promossi dall’Unione Europea e con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e testimoniano i progressi di un piano industriale pensato in maniera strategica e realizzato secondo una logica di medio-lungo periodo. «In questo bilancio di sostenibilità – prosegue Chiara Mastrotto – abbiamo anche inserito un capitolo dedicato ai nostri stabilimenti all’estero, perché siamo un Gruppo globale e non possiamo prescindere dall’applicare i nostri principi anche al di fuori del nostro Paese. D’altra parte lo scenario internazionale, peraltro ancora estremamente complesso e di difficile lettura, impone un impegno globale sui temi della sostenibilità, che non può rimanere confinato all’interno del nostro Paese. Come Gruppo Mastrotto abbiamo intrapreso da anni questo percorso, cercando di coinvolgere in maniera sempre più attiva anche i nostri stakeholder attraverso un approccio sistemico che si traduce in un Piano di Sostenibilità di ampio respiro e di lungo periodo che sempre più dovrà coinvolgere tutta la nostra filiera».
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