È dagli anni Cinquanta che l’azienda tedesca Rhenoflex, oggi parte di Coats Footwear, studia prodotti per calzatura tanto da contare oltre 482 soluzioni. L’approccio al prodotto è olistico: combina tradizione e innovazione, attingendo dall’ingegneria alla chimica. Non si tratta di un semplice produttore di materiali da rinforzo, ma persegue l’intento di comprendere e ottimizzare le richieste della clientela. Come anticipato Rhenoflex è oggi parte del gruppo britannico Coats. Coats è un’azienda britannica che vanta una tradizione di oltre 250 anni e si caratterizza per il suo spirito sempre volto ad anticipare i cambiamenti del mercato. Attiva in circa 50 Paesi e con una forza lavoro di 17.000 è in grado di servire i propri clienti ovunque nel mondo. Coats è leader nella produzione di filati per calzatura ed abbigliamento, oltre a produrre componenti strutturali per calzature e pelletteria. Coats è un pioniere nell’innovazione di materiali tecnici.
Innovazione, sostenibilità e attenzione verso il cliente sono tratti distintivi del gruppo Coats. Abbiamo coinvolto Guido Rimini, Direttore Vendite e Marketing di Rhenoflex Italia, nel descriverci più propriamente il funzionamento della tecnologia Rhenoprint™: «Non si parte da una lastra di materiale da tranciare e poi da scarnire, ma i puntali e contrafforti sono creati nella forma e nelle misure commissionate dal cliente -. In più: – Un altro enorme vantaggio di questa tecnologia consiste nel fatto che lo stesso pezzo si può ottenere con spessori e flessibilità diverse su indicazioni e disegni dei singoli clienti, in modo che ogni rinforzo calzi alla perfezione, sulla forma della calzatura per cui è stato pensato». La tecnologia Rhenoprint™ trova applicazione per tutte le tipologie calzaturiere, ma i brand del lusso sono stati i primi a sperimentarlo sul segmento formale. Come precisa Guido Rimini: «Non si corre il rischio di vedere spiacevoli effetti di segnature sulle tomaie, come può avvenire sulla punta delle décolleté femminili con pellami molto morbidi, o sui contrafforti che devono sostenere senza compromettere il comfort della calzata». Inoltre si tratta di una tecnologia a zero scarti, evita di generare materiali residui che poi devono essere smaltiti e insieme riutilizza materiali riciclati in una percentuale anche di oltre il 50%, consentendo di diminuire le emissioni di CO2. Tutte le attività del gruppo in ambito ecologico, sono contenute nel Sustainability Report 2022 di Coats, un documento che dimostra concretamente le azioni intraprese al fine di raggiungere l’ambizioso obiettivo “net zero emissions” nel 2050. (PD)