Risultati in calo per Under Armour, brand statunitense di sportswear, che ha chiuso l’anno fiscale con un calo del 3% (5,7 miliardi di dollari). Tra le categorie merceologiche, le calzature sono quelle più in sofferenza, con una contrazione del 5%, mentre l’abbigliamento e gli accessori hanno subito una flessione rispettivamente del 2 e 1%.
«In un contesto di vendita al dettaglio difficile nell’anno fiscale 2024, che comprendeva scorte elevate e un costante ritmo di promozioni – ha dichiarato il presidente e ceo Kevin Plank – abbiamo dimostrato un controllo disciplinato delle spese e ottenuto risultati in linea con le nostre prospettive precedenti. Abbiamo anche mantenuto un bilancio solido, chiudendo l’anno con una solida posizione di liquidità e sani livelli di scorte».
Tra i mercati dove Under Armour è presente, il Nord America è quello che ha segnato il calo delle vendite più significativo (-8%), mentre l’area Emea è cresciuta del 9%. In crescita anche le regioni Apac (+6%) e e Latam (+8%). Nel 2025 l’azienda metterà in atto un piano di ristrutturazione volto a rafforzare e sostenere l’efficienza finanziaria e operativa della società.
